Fondazione Mario Lanfranchi

Anna Moffo in Madama Butterfly foto di Luca Gilli

La Fondazione nasce per volontà del Maestro Mario Lanfranchi con lo scopo di promuovere attività culturali e artistiche che abbiano come fulcro promotore di iniziative la figura femminile.

Si propone di migliorare la conoscenza del suo fondatore, Mario Lanfranchi, attraverso la conservazione e divulgazione delle sue opere, delle sue passioni, e la creazione di percorsi multimediali e visite guidate a Villa Lanfranchi.

Sede della Fondazione è la Villa, dichiarata dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici per l’Emilia Romagna di interesse particolarmente importante ai sensi degli artt. 10 comma 3 lett. a e 13 comma 1 d. lgs. 42/2004.

E’ bene culturale, concepito non solamente come valore da conservare e trasmettere, come attrazione turistica, ma come risorsa identitaria per l’intera comunità e per la sua coesione. Negli intenti, è produzione di significati condivisi, capaci anche di generare economia.

Foto di Luca Gilli
Spettacoli in Villa 2002 – Mario Lanfranchi e Lara Canuti

Prima Presidente del Consiglio di Amministrazione l’avv. Lara Canuti, Direttrice artistica la dott.ssa Valeria Ottolenghi, entrambe nominate dal maestro Lanfranchi.

A poca distanza dalla nascita della Fondazione, la Regione Emilia Romagna, a conclusione della prima campagna di riconoscimento, ha inserito Villa Lanfranchi tra le “Case e studi delle persone illustri” con assegnazione del relativo, prestigioso marchio.

Un riconoscimento davvero importante, prezioso, che avvicina realtà diverse come la Fondazione Magnani-Rocca, la Casa natale di Giuseppe Verdi, di Arturo Toscanini e della famiglia Bertolucci, con la possibilità di immaginare nuove stimolanti sinergie di turismo culturale nel territorio.

Il prezioso giardino all’italiana della villa è accudito dal gruppo  AMICHE DEL GIARDINO DI MARIO che con il loro impegno concreto si dedicano saltuariamente a piccoli lavori di diserbo e cura. Momenti pratici di incontro e condivisione in cui si intrecciano racconti e aneddoti sul Maestro e gradevoli divagazioni di arte e natura che il giardino ispira.

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